La conservazione del patrimonio faunistico provinciale e la corretta ed
equilibrata gestione della fauna selvatica costituiscono finalità di istituto
per la Provincia, cui tali obblighi sono affidati dalla L. 157/92 “Norme per
la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”.
La L. 157/92 si pone nuovi obiettivi gestionali e di conservazione
della fauna selvatica. Viene data priorità alla protezione, cioè alla
conservazione delle specie, consentendo il prelievo venatorio, purché esso
sia effettuato in modo compatibile con il mantenimento dei popolamenti e
la tutela delle specie a rischio. La pianificazione venatoria deve, quindi,
essere effettuata sulla base della conoscenza degli ecosistemi presenti sul
territorio provinciale, della produttività faunistica dei diversi ambiti, dei
siti di presenza delle specie di maggiore importanza venatoria e
conservazionistica.
Pertanto, per perseguire gli obiettivi di conservazione e gestione della
fauna selvatica è assolutamente necessario conoscere in maniera
approfondita e precisa il patrimonio faunistico provinciale e la sua
pregressa evoluzione. Altrettanto importante è l’aggiornamento costante di
questa conoscenza, per seguire i rapidi e continui mutamenti delle
popolazioni faunistiche e le trasformazioni cui sono soggetti gli equilibri
delle zoocenosi.
L’attività venatoria è certamente una delle attività dell’uomo con
impatto più diretto e immediato sulla fauna selvatica. La regolamentazione
della caccia, la programmazione del prelievo e la corretta gestione
venatoria sono, in tal senso, gli strumenti principali per la conservazione
del patrimonio faunistico