L’U.C.S. avvia progetto di miglioramento ambientale – Ars Venandi

L’U.C.S. avvia progetto di miglioramento ambientale

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L’U.C.S. avvia progetto di miglioramento ambientale

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ucsL’Unione Cacciatori di Sardegna informa che presso la sede regionale in Via Monte Sabotino 31 sono disponibili i sementi da dedicare alla pratica della “coltivazione a perdere” per il sostentamento della fauna selvatica. Chiunque voglia farne richiesta è pregato di contattarci al numero  070 2776026.

In virtù di comprovate metodiche di gestione della fauna selvatica applicate da illuminate regioni italiane, abbiamo deciso lo scorso anno di affrontare il primo passo realizzando colture a perdere di girasole con lo scopo di favorire la riproduzione della tortora selvatica, del colombaccio, della pernice e della quaglia. I risultati sono stati soddisfacenti e ci hanno spinto a replicare l’iniziativa anche quest’anno.

Le colture a perdere costituiscono un ottimo riparo invernale per la fauna agraria, specialmente nei confronti dei predatori, inoltre garantiscono un certo sostentamento alimentare grazie alla vegetazione spontanea presente per il mancato diserbo.

Vi sono diverse colture idonee a questa pratica, le più usate sono il mais, il sorgo, il frumento e l’orzo.

Vista la maggiore necessità di garantire sostentamento per l’inverno, con colture a perdere si intende sostanzialmente mais a perdere e in misura minore sorgo a perdere. Il frumento e l’orzo, in quanto cereali vernini, garantiscono già una certa copertura del suolo in inverno anche attraverso le tradizionali pratiche di coltivazione, per cui sono poco usate come coltura a perdere poiché hanno una buona valenza faunistica.

Nelle colture a perdere, a mais o sorgo, la raccolta non dovrà essere eseguita prima del 15 marzo dell’anno successivo. La loro realizzazione è piuttosto elementare in quanto si tratta di rilasciare in maniera diffusa strisce di coltura non diserbata, aventi una larghezza di circa 10 metri. La localizzazione degli interventi rispetterà inoltre le esigenze della rotazione.

Il mais a perdere costituisce un ottimo riparo invernale per la fauna agraria, specialmente nei confronti dei predatori, inoltre garantisce un certo sostentamento alimentare grazie alla vegetazione spontanea presente per il mancato diserbo. Il sorgo oltre alla funzione protettiva e di rifugio offrirebbe più alimento rispetto al mais. 

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