Acquisto cuccioli: truffa su Internet – Ars Venandi
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Acquisto cuccioli: truffa su Internet

Vengono tolti alla madre a poche settimane e prima dello svezzamento, ammassati nel bagagliaio di una macchina o dentro scatoloni nel rimorchio di camion. Quelli che arrivano in Italia (4 su 10 muoiono durante il viaggio) vengono fotografati, messi su appositi siti Internet e, contemporaneamente, bombardati da antibiotici ad ampio spettro ed eccitanti per sembrare cuccioli normali, vispi agli occhi dei futuri proprietari. Vengono comprati ad un prezzo accettabile (in alcuni casi addirittura con pedigree – ovviamente falso), inferiore a quello a cui si trovano nei negozi specializzati, salvo poi morire pochi giorni dopo aver raggiunto la nuova casa.

Internet non è il solo mezzo attraverso il quale i cuccioli (di cani e gatti) di razze pregiate e non, vengono “smerciati”: li si può anche trovare in qualche area di sosta o nel piazzale di qualche autogrill sulle autostrade, oppure in piazze più o meno periferiche delle città…

I cuccioli nascono o in allevamenti a conduzione familiare o in vere e proprie fabbriche di cuccioli (le Puppy Mills) dove centinaia di fattrici per la riproduzione sono stipate in piccoli box, con poco cibo a disposizione e senza periodi di riposo fra una gravidanza e l’altra. Dopo 30 giorni i piccoli vengono tolti alla madre e iniziano il loro viaggio verso l’Italia, nei furgoni, nelle macchine o in treno.

I cuccioli arrivano prevalentemente dall’est Europa e a molti di loro viene assegnata una origine (falsa) italiana in quanto i clienti sono disposti a pagare fino a venti volte di più un animale “nostrano” rispetto ad uno straniero.

Il traffico dei cuccioli, secondo i dati della Lav (Lega antivivisezione) ammonta a circa 300 milioni di euro all’anno ed è legato sia al tipo di razza (schitzu, carlini, beagle e west highlan, i più richiesti) sia all’origine dell’animale. Il business è assai fruttifero: un cane di origine ungherese, ad esempio, può essere venduto a circa 200 euro, ma lo stesso animale se è di origine italiana può arrivare a un costo che varia fra i 500 e i 1.500 euro!

Le condizioni di salute di questi animali sono, ovviamente, assai precarie; nei cani le patologie più frequenti sono: cimurro, endoparassitosi, parvovirosi, micosi di diversa natura, tra cui la rogna è forse la più conosciuta. Anche i gatti sono spesso affetti da endoparassitosi, infezioni alle vie respiratorie e micosi simili.

E’ dunque importante evitare di trovarsi in situazioni del genere, privilegiando l’acquisto di un cucciolo, presso un allevamento italiano o un negozio specializzato. Se è vero che il prezzo è superiore, è altrettanto scontato che il vostro animale sarà in salute (e nel caso non lo fosse sia l’allevatore sia il commerciante vi aiuteranno a risolvere il problema e, se se ne verificherà la necessità, potranno anche sostituire l’animale), avrà avuto le cure necessarie, sarà stato vaccinato e sarà in possesso della documentazione corretta, oltre ad essere stato con madre e fratelli per il periodo necessario alla sua crescita.

Per chi invece volesse risparmiare, ricordiamo che nei canili e nei gattili ci sono animali (molto spesso anche di razza) in attesa di una casa e di un padrone che si occupi di loro; il tutto a costo zero, se non un’offerta al luogo che li ha ospitati, accuditi e curati.

Villaggiodellasalute.com

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