La fortuna di essere sardi – Ars Venandi
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La fortuna di essere sardi

Penso di essere fortunato. Mi sveglio all’alba, prendo il fucile, qualche cartuccia e carico i cani in macchina. Vado a cercare beccacce. Ma potrei andare a tordi, a conigli, a caccia grossa. Ci sono le risaie dell’oristanese, l’odore di fango e i beccaccini. C’è il Gennargentu e i suoi boschi secolari, i colombacci e i cinghiali. Penso ad altre realtà italiane e traggo le mie conclusioni: sono fortunato. Noi sardi siamo custodi di un patrimonio ambientale che probabilmente solo chi pratica l’arte venatoria riesce ad apprezzare. Perché quando la quiete di una mattina d’autunno viene interrotta dal latrare dei segugi, tutto assume un aspetto diverso, l’udito, la vista l’olfatto sono alla ricerca di un segnale, non osserviamo la natura, ne facciamo parte. Abbiamo un nostro modo di cacciare che è frutto di un cultura tramandata dai nostri nonni. Abbiamo i nostri selvatici che solo noi possiamo cacciare, penso alla pernice sarda oggi, e in un futuro spero non molto lontano al cervo e al muflone. Abbiamo dei cani che giocoforza vengono temprati dal lavoro sui terreni aspri e inospitali che solo la Sardegna possiede. Ars Venandi nasce con l’intento di raccontare le nostre storie che solo noi possiamo avere.

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