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Pula, nasce il Bioparco

Sarà il primo in Sardegna, il Bioparco che Pula si prepara a istituire in una fetta del suo territorio costiero. Nascerà a Santa Vittoria, in un’area di venti ettari affacciata sul mare, dove in passato, durante la guerra, funzionava una postazione militare. I vecchi caseggiati sono stati recuperati da anni e da tempo ospitano, ma solo temporaneamente, la caserma del Corpo forestale. Diventeranno invece gli uffici e i laboratori della Fondazione Bioparco che nei giorni scorsi ha sottoscritto un’intesa con la Fondazione Bioparco di Roma, realtà consolidata da anni, da quando lo storico zoo nato nel 1911 venne privatizzato.
GLI ETTARI Quello che sorgerà nei venti metri dell’ex Batteria, però, nonostante l’estensione maggiore di quello di Villa Borghese, non ospiterà animali e vegetali che non fanno parte della fauna e della flora sarda. Non ci saranno, insomma, leoni o scimmie, orsi ed elefanti.
«Intanto il Bioparco di Pula non avrà intanto nulla a che fare con gli zoo tradizionali, per intenderci quelli con le bestie in gabbia. Ci sarà un centro faunistico con quattro voliere con tre importanti specie di rapaci estinti come il gipeto, l’avvoltoio monaco e l’aquila del Bonelli. Saranno in un’area riservata e non visitabile perché destinate ai programmi di riproduzione e rinforzo della popolazione in natura. Altre tre voliere con gli stessi uccelli saranno invece visitabili», spiega il direttore Carlo Murgia, per anni responsabile per il Wwf della Riserva di Monte Arcosu e già presidente dell’Ente Foreste. A Santa Vittoria ci sarà spazio anche per i carnivori come il gatto selvatico e la martora. Ma si potranno anche osservare il ghiro (oggi presente nel Supramonte di Urzulei-Orgosolo), il geotritone, le testuggini.
LE REINTRODUZIONI «Ci proponiamo di allevare lepri e la pernici sarde con un programma finalizzato alla reintroduzione in natura e saremo stazione permanente di inanellamento di migratori», dice Murgia. Un progetto che si arricchirà anche di sentieri natura, aule didattiche, laboratori per studi zoologici e botanici, un punto di ristoro. «Ora ci troviamo nella fase del Mater plan», spiega il sindaco di Pula Walter Cabasino. «ll passaggio successivo sarà la gara per la progettazione. Il Bioparco, visto che la nostra è una zona ad alta vocazione turistica, potrà sfruttare i grandi numeri come le 400 mila presenze l’anno. Sarà un’altra realtà importante dopo le rovine di Nora e la laguna con il centro di educazione ambientale e soccorso delle tartarughe marine»
www.comune.pula.ca.it

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