Quando il 20 giugno scorso Federcaccia ha dato notizia della lettera inviata dalla Commissione Europea a firma Humberto Delgado Rosa, responsabile della Direzione Generale Ambiente, agli Stati membri chiedendo di sospendere i prelievi di moriglione e pavoncella, due specie presenti in molti se non tutti i calendari venatori delle regioni italiane, abbiamo immediatamente sottolineato come la richiesta si basasse su dati inesatti e come per entrambe le specie le modalità e i limiti del prelievo applicate nel nostro Paese siano considerate dallo stesso Ispra in linea con una gestione prudenziale a loro salvaguardia.
Immaginavamo che da parte del ministero, ormai evidentemente schierato su posizioni animaliste mai raggiunte nemmeno ai tempi del ministro Pecoraro Scanio e apertamente molto vicino alla LIPU, ci sarebbe stato un tentativo di forzare le cose.
Per questo motivo Federcaccia e i suoi Uffici, unitamente ad altre Associazioni venatorie, si sono immediatamente attivati presso gli uffici caccia delle Regioni con i quali stiamo collaborando per evidenziare tutte le motivazioni da utilizzare per resistere a quella che, comunque, allo stato attuale, rimane una richiesta priva di base legale e biologica.
Ufficio stampa Federazione Italiana della Caccia