Antincendio: storico protocollo fra Regione e Associazioni Venatorie – Ars Venandi

Antincendio: storico protocollo fra Regione e Associazioni Venatorie

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Antincendio: storico protocollo fra Regione e Associazioni Venatorie

È da tempo che il mondo venatorio Sardo si propone come parte attiva nelle campagne antincendio regionali per poter dare il proprio supporto nel salvaguardare e preservare l’intero territorio dalla piaga degli incendi che puntualmente creano devastazione, rabbia e infinita tristezza.

È di fatto innegabile che i Cacciatori siano tra i più sensibili a tutte le problematiche ambientali, incendi in primis, non solo perché un ambiente sano e vigoroso consente una libera e sostenibile attività venatoria ma proprio per la sensazione di benessere che ci pervade nella frequentazione delle campagne di cui ci riteniamo custodi stando attenti a coglierne ogni aspetto paesaggistico ambientale, anche quello apparentemente insignificante, senza necessariamente pensare ad un carniere.

Inspiegabilmente sino ad ora la proposta delle Associazioni Venatorie rimaneva inascoltata quasi a significare che l’avversione e il pregiudizio nei confronti della categoria da parte di una certa rappresentanza politica fosse tale da preferire il mancato presidio antincendio del territorio piuttosto che riconoscere un ruolo di sentinelle ambientali ai Cacciatori.

Da questa primavera il vento è cambiato.

La Giunta Regionale recentemente insediata dalle promesse della campagna elettorale sta finalmente passando alla concretezza dei fatti, grazie alla sensibilità e all’obbiettività dimostrata sinora dall’Assessore all’ambiente Gianni Lampis, dal Governatore Solinas e dall’intera maggioranza che finalmente accolgono le proposte del mondo venatorio e delle Associazioni senza alcun pregiudizio ideologico.

Il protocollo di intesa siglato ieri a Villa Devoto vede esplicitamente riconosciuto ai cacciatori il ruolo di “primi conoscitori del territorio” e il loro coinvolgimento affinché si possa “promuovere e sostenere il ruolo attivo dei cacciatori e delle loro organizzazioni con lo scopo di aumentare la sicurezza intrinseca del territorio attraverso un processo di collaborazione attivo e fattivo nella prevenzione degli incendi boschivi e rurali”.

Si tratta ora di definire le modalità di adesione, e di formazione, già a partire dalla stagione in corso per consentire ai Cacciatori (che volontariamente metteranno a disposizione il loro tempo e le loro conoscenze) attraverso avvistamenti e immediata comunicazione, per contrastare questo flagello che ogni anno si ripete sfregiando il territorio compromettendo qualsiasi attività turistico-produttiva, ludico sportiva o venatoria praticabile proprio grazie alle risorse ambientali e paesaggistiche Sarde.

Il tutto avverrà sotto il coordinamento del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, primi soggetti incaricati per le campagne antincendio che grazie alla loro alta professionalità e spirito di sacrificio sempre ampiamente dimostrato sapranno sfruttare al meglio la risorsa del comparto venatorio isolano.

Come già sostenuto precedentemente, per contribuire a determinare l’effettivo stato di consistenza delle popolazioni di animali autoctoni, auspichiamo anche che la possibilità di addestrare, o quantomeno allenare, i cani da caccia su territorio libero possa essere anticipato rispetto alle attuali tempistiche in modo da aumentare ulteriormente la presenza sul territorio di coloro che, per quanto detto, hanno come primo obbiettivo la sua salvaguardia.

Senza pregiudizio alcuno invitiamo anche le associazioni ambientaliste a mettersi a disposizione del territorio attivamente con lo stesso nostro entusiasmo.

Se da questo protocollo potrà essere sventato il propagarsi anche di un solo incendio, e ne siamo certi, già sarà un successo enorme!

 

Comunicato di UCS ANLC Sardegna

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