L'ultimo muflone abbattuto nel nord Sardegna, foto di Vincenzo Carta
La storia dell’ultimo muflone del nord Sardegna è datato 1880 – 1890. Questo splendido animale era divenuto una vera leggenda: era infatti l’unico sopravvissuto ed era pertanto divenuto la preda più ambita da tutti i cacciatori. Chi per “balentia”, chi per vera passione venatoria, tutti desideravano catturarlo. La fortuna infine ha privilegiato il lavoro di questo cacciatore, fatto di lunghi appostamenti notturni e diurni, protrattisi per tantissimo tempo.
Andare incontro alla leggenda è bello per tutti, figurarsi per un cacciatore!
A quei tempi, caratterizzati da povertà e profonde restrizioni, la caccia al muflone era riservata a pochi privilegiati, che la praticavano con la sola tecnica dell’appostamento.
I cacciatori arrivavano dal continente per cacciare questa specie ed alle persone del posto, veri conoscitori del territorio, era riservato un semplice ruolo di accompagnatori. Entrambi ne traevano benefici: i primi potevano raccontare le loro avventure di caccia al rientro a casa, guadagnandosi una posizione di prestigio. Gli accompagnatori invece sfruttavano questa possibilità per trarne dei vantaggi economici: riuscivano ad ottenere qualche cartuccia in regalo e, con il compenso ricevuto riuscivano a sbarcare il lunario in tempi per la Sardegna davvero difficili, caratterizzati da serie restrizioni economiche e povertà diffusa.
di Vincenzo Carta
L’ultimo muflone abbattuto nel nord Sardegna, foto di Vincenzo Carta