I sistemi di ricerca GPS dedicati alla cinofilia – Ars Venandi

I sistemi di ricerca GPS dedicati alla cinofilia

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I sistemi di ricerca GPS dedicati alla cinofilia

Da sempre la caccia è stata tradizione dei popoli. Le gesta, gli oggetti, le parole, i comportamenti e a volte anche le scaramanzie narrano sempre di antiche usanze radicate nella gente. Le ‘’novità’’ spesso sono viste con sospetto e tutto quello che è tecnologia entra nel nostro mondo con un po’ di scetticismo in modo direttamente proporzionale all’età e ai luoghi in cui si presenta. Alcuni apparecchi ‘’infernali” però sono riusciti nell’intento di aiutare in modo concreto lo svolgimento della nostra passione. Radio trasmittenti, localizzatori sonori dei cani in ferma e radio collari per la ricerca dei cani da seguita sono ormai comunemente usati da gran parte dei cacciatori e in particolar modo dagli appassionati cinofili. Tenere costantemente il contatto con i nostri compagni di caccia oltre ad essere piacevole è anche particolarmente utile per la nostra sicurezza. Ancora, trovare e quindi conoscere la posizione del nostro ausiliare in ferma è utile per la sicurezza del nostro amato cane ed oltretutto conoscere in ogni momento la posizione e la distanza del nostro segugio ci consente di godere in piena tranquillità la giornata di caccia, senza la preoccupazione di dover cominciare a battuta terminata un’estenuante ricerca a volte addirittura infruttuosa. Il radio collare di ricerca è forse l’ultima delle diavolerie elettroniche in ordine di tempo che sia stata inventata. Io personalmente utilizzo questo sistema da anni e ormai ne conosco a fondo pregi e difetti. Ciò mi consente di sfruttare al meglio questo sistema e da quando lo utilizzo non è più successo che miei cani abbiano dormito fuori casa. Nei sistemi di ricerca per i cani in questi ultimi anni vi è stato un notevole progresso tecnologico che ha portato a veri e propri ‘’miracoli’’. Dalla funzione più semplice, che è quella che consente di conoscere distanza e direzione del nostro ausiliare si è giunti a strumenti che consentono di conoscere anche la differenza di quota e addirittura se il cane è fermo o abbaia a fermo. Ciò è possibile integrando il tradizionale sistema radio con il sistema G.P.S. che in ogni momento ci informa con estrema precisione e affidabilità sul punto dove l’apparecchio si trova. Il trasmettitore sul collare ‘’dialogherà’’ tramite il tradizionale sistema radio con nostro ricevitore scambiando preziose informazioni utili riguardo alla posizione, consentendo un celere recupero del nostro cane ed un altrettanto veloce rientro in sede dove ci aspetta la vera essenza della caccia grossa: chiacchiere, carne arrosto e un buon bicchiere di vino! Quando si utilizzano questi nuovi sistemi conoscerne i limiti funzionali risulta indispensabile per poterne sfruttare appieno gli enormi vantaggi. Il costruttore, infatti, ha previsto il limite dell’apparato radio (perdita di segnale in condizioni di orografia molto accidentata del territorio) e vi ha posto rimedio, dando la possibilità di conoscere -e quindi di poter facilmente raggiungere- l’ultimo punto dove tale segnale è stato perso e poter ricominciare la ricerca da tale posto. Si sente spesso affermare che la tecnologia è necessariamente perdita di etica venatoria ma io non sono assolutamente d’accordo con questa affermazione. Infatti spesso questi nuovi sistemi ci aiutano a semplificare alcune operazioni che le attività di caccia moderne comportano. Ad esempio, i nostri nonni cacciavano nelle vicinanze dei loro paesi e non era certo un problema se il loro ausiliare rientrava il giorno dopo. Ma per noi, che spesso mettiamo diversi chilometri tra casa nostra e il luogo di caccia, il recupero celere è, oltre che comodo, doveroso al fine di evitare che il nostro ausiliare vaghi pericolosamente senza controllo per le strade. Le operazioni da svolgere per far funzionare il sistema di radio ricerca sono semplici e intuitive. Acceso il ricevitore occorre attendere qualche minuto affinché vengano acquisiti i satelliti, successivamente si procede all’accensione dei singoli collari e, una volta ottenuta l’acquisizione satellitare anche per i collari, il sistema è operativo. Collocati i collari sui nostri ausiliari, rimarranno in costante contatto con il nostro ricevitore garantendo l’informazione sulla loro distanza e direzione semplicemente selezionando con un tasto il numero di collare relativo all’ausiliare che cerchiamo.

 

di Alessandro Satta

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