Adempimenti da effettuare durante l’infortunio e criteri di indennizzabilità – Ars Venandi

Adempimenti da effettuare durante l’infortunio e criteri di indennizzabilità

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Adempimenti da effettuare durante l’infortunio e criteri di indennizzabilità

Nello scorso articolo ci siamo occupati degli adempimenti preliminari da effettuare in caso di infortunio subito durante l’attività venatoria, demandando a questo articolo gli adempimenti da effettuare durante l’infortunio e i criteri di indennizzabilità. Anche in questo caso, risulta assolutamente indispensabile procedere ad una attenta lettura delle condizioni generali di polizza. Solo in questo modo saremo certi di non commettere errori che potrebbero pregiudicare il risarcimento a noi dovuto. A prescindere dalle questioni formali e dalle condizioni generali di polizza, in ogni caso, quando si subisce un infortunio, risulta fondamentale seguire scrupolosamente tutte le indicazioni mediche e conservare attentamente certificati medici e spese sostenute. Pertanto, dovremo effettuare tutte le visite richieste e la terapia prescritta. Tali certificati, il comportamento tenuto durante l’infortunio e anche la nostra storia clinica precedente saranno la base per la valutazione del danno da noi subito. Infatti, per quanto attiene ai criteri di indennizzabilità, l’assicurazione provvederà a risarcirci solo ed unicamente le conseguenze dirette ed esclusive dell’infortunio. Se, al momento dell’infortunio, l’assicurato non è fisicamente integro e sano, sono indennizzabili soltanto le conseguenze che si sarebbero comunque verificate qualora l’infortunio avesse colpito una persona fisicamente integra e sana. In caso di perdita anatomica o riduzione funzionale di un organo o di un arto già minorato, le percentuali di invalidità saranno diminuite tenendo conto del grado di invalidità preesistente. Si tratta di un principio abbastanza semplice e logico che regola tutte le assicurazioni. In pratica, se abbiamo già dei problemi di salute precedenti all’infortunio, questi verranno attentamente vagliati e riceveremo un risarcimento solo ed unicamente in relazione al danno che si sarebbe comunque verificato in una persona sana. Insomma, per dirla in altri termini, non potremo mai ottenere un risarcimento per un danno che non sia conseguenza diretta dell’infortunio subito ma di un nostro precedente problema di salute! In merito alla valutazione del danno ed ai suoi criteri di liquidazione, occorre operare una prima distinzione tra invalidità temporanea e d invalidità permanente. L’invalidità temporanea è rappresentata dalla durata della malattia, cioè dal tempo necessario per guarire dalle lesioni riportate a seguito del sinistro e riprendere l’attività ordinaria. Normalmente le assicurazioni prevedono nelle polizze infortuni delle somme specifiche ad esempio per l’ indennità da ricovero e da ingessatura, stabilendo a priori la somma da liquidare per ogni giorno di ricovero o di ingessatura. Il periodo di malattia potrà essere più o meno lungo e portare ad una guarigione con o senza postumi. Per dirla in altri termini, l’infortunio potrebbe risolversi ad esempio soltanto con un periodo di ricovero e non lasciare alcuna lesione permanente. Avv. Tania Dessì – Via Mons. Virgilio 44/a Tortolì mail avv.tania.dessi@ tiscali.it – cell. 320 79 29 004

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