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I ponter “Aristanis” di Sandro Cabras

La cinofilia sarda sta vivendo, grazie a un sempre più nutrito numero di appassionati, un momento magico che le sta consentendo di ottenere un meritato riconoscimento anche nel resto d’Italia e non solo.

Per quando riguarda l’ambito dei cani da ferma e in particolare quello delle razze inglesi è doveroso riconoscere il grande sforzo e il grande lavoro di un personaggio che senza rischio di smentita può essere ritenuto uno tra i più importanti cinofili sardi.

Alessandro Cabras delegato Pointer Club D’Italia per la Sardegna, Vice Presidente del Gruppo Cinofilo Oristanese e titolare dell’affisso Aristani’s ormai da diversi anni con i propri cani ottiene riconoscimenti prestigiosi in tutta Europa, ultimo tra questi la vittoria di un figlio del suo Pointer Kaster al Derby Inglesi svoltosi la scorsa primavera.

Sandro Cabras in una foto di qualche anno fa

 

Conosco Sandro da svariati anni e ho avuto modo di osservarlo in molteplici occasioni a contatto con i suoi cani; credo che il segreto del suo successo, oltre ad una smodata passione e conoscenza della razza Pointer, sia la capacità di essere molto obbiettivo nel giudicare i suoi cani, quasi critico, caratteristica questa che gli ha consentito negli anni di far riprodurre solo ed esclusivamente cani di eccelsa qualità sotto il profilo venatorio e stilistico con grande attenzione alle caratteristiche morfologiche che contraddistinguono la razza.

Ancora, tale modo di allevare, fondato sulla maniacale ricerca della qualità sia degli stalloni che delle fattrici, è testimoniato dalla percentuale elevatissima di soggetti provenienti dal suo allevamento che hanno raggiunto il campionato di lavoro e che vengono utilizzati con immenso piacere da proprietari cacciatori di tutto il mondo nonostante l’esiguo numero di cucciolate prodotte annualmente.

Marchetti sgancia un pointer della scuderia Aristanis

 

Raggiungo Sandro nella sua abitazione e dopo i saluti di rito, iniziamo la nostra chiaccherata.

D: È d’obbligo chiederti come hai vissuto e cosa hai provato nei momenti prima, durante e dopo la vittoria e il secondo posto di due cani figli del tuo Kaster;

R: Come tu sai se posso non rinuncio ad andare a vedere il Derby. Questa è la sesta volta che partecipano dei soggetti allevati da me o figli dei miei cani: nel 2002 Michell figlio di Kempes fece il MB., nel 2004 Petite, nel 2006 Kaster, nel 2007 Kinnon 3° Ecc.. Lo scorso anno si corse in Serbia, partecipò anche il mio Klement, per motivi di lavoro non potei essere presente. Il giorno del suo turno ero in trepidazione, ricevevo notizie in diretta da parte di Sergio Milia che si trovava sul posto. Klement fece un bel turno, ma il cane era ancora acerbo e del resto lo sapevamo, ma io d’accordo con Pezzotta lo volli presentare ugualmente in modo che potesse partecipare a tutte le prove autunnali in libera e giovani. Quest’anno ero ansioso, non vedevo l’ora di arrivare, in quanto partecipavano al Derby ben quattro figli di Kaster: i tre fratelli Picenum, Zafir, Zenek (di proprietà di Sergio Milia), Zivago e Aristanis Keope. Tutti e quattro soggetti di primo ordine. Ho seguito dal primo giorno i turni dei cani, turni di grande qualità, mi dispiace per Keope, ma una lepre assassina gli ha pregiudicato il suo Derby. Il sabato è il giorno dei Picenum, seguo la 1° batteria, è il turno di Zafir, impressionante, affianco a me c’è Gabriel Ayesta venuto dalla Spagna come spettatore, si volta mi guarda e mi dice “ grandissimo Pointer, grande classe, è tutto Kaster” raccolgo e metto nel sacco, la soddisfazione è alle stelle.

Di gran fretta cambio batteria e vado da Pezzotta per vedere Zivago, altra macchina da guerra, elegante e maestoso, si fa fotografare come una star di Hollywood, nel frattempo mi chiama Sergio, applausi a scena aperta per Zenek dopo il turno. Purtroppo il primo giorno si conclude senza incontri, ma con i tre Picenum al richiamo di domenica. L’adrenalina è al massimo, corre Zivago, grande punto, lo comunico a Procaccini che segue l’altra batteria, passa un’ora, mi chiamano Procaccini e Milia, “preparati sarà una lotta fratricida, anche Zenek ha il punto”, mi tremano le gambe, due figli del mio cane a disputarsi il Derby, quasi non ci credo.

È il momento del barrage, due grandi soggetti, la giuria impiega cinque minuti prima di fermare il turno di coppia, la scelta non è facile, alla fine prevale Zenek.

Non sto nella pelle, confesso anche qualche lacrima, sento, dopo tanti anni di sacrifici e tanto lavoro, coronarsi uno dei sogni della mia vita, avere allevato un grandissimo Pointer sia sul campo che in riproduzione ed avere contribuito direttamente a questa grande festa della mia amata razza ed all’allevamento della stessa.

Sandro Cabras osserva con attenzione il turno di gara

 

D: Parlaci di Kaster e che caratteristiche ritrovi nella sua progenie.

R. Kaster è il trailer per antonomasia, come lo definì Pino Della Torre in una relazione: “un diavolo, una potenza esplosiva, galoppo e portamento a livello eccezionale, presa di punto rabbiosissima e guidata a strappi, tutto quello che un Pointer deve avere nel suo bagaglio“.

In riproduzione ho riscontrato la trasmissione ai suoi figli di grandissime qualità stilistiche e venatorie, in particolare vedo grandi somiglianze nella presa di punto e nel portamento, nonché nelle guidate spontanee e nel consenso naturale.

E’ un riproduttore di prim’ordine, pensa che i primi accoppiamenti sono stati fatti nel 2008 in Italia e in Francia ed hanno dato dei soggetti importanti; in Italia infatti oltre ai soggetti protagonisti al Derby di quest’anno vi sono anche Latino e Ligabue del Sargiadae che corrono in Grande Cerca e sono vicini, nonostante la giovane età, alla proclamazione di Campioni. Vi sono inoltre i fratelli dei cani menzionati che si stanno distinguendo la dove e per quello che sono nati…LA CACCIA. In Francia si sono distinti nelle prove D’Jenio De Landa Gori, componente della squadra francese nel Campionato Europeo Pointer Grande Cerca 2011 svoltosi in Serbia e Denio De Landa Gori, componente della squadra francese nel Campionato Europeo Pointer a Beccacce, D’Jori De Landa Gori vincitrice di varie prove in Francia ed altri fratelli di cucciolata non meno interessanti. Dei suoi figli nati nel 2009 almeno 9 sono già nei furgoni di noti conduttori e di quelli nati nel 2010, anche se ancora molto giovani alcuni hanno già fatto contenti alcuni cacciatori anche in America Latina.

D: Prima di Kaster ci furono Petite (mamma di Kaster), Ala (mamma di Kinnon) la loro mamma Karina e il loro zio Kempes, descrivici le loro caratteristiche;

R: Petite è una cagna formidabile, animus trailer, grande cacciatrice Campionessa Italiana di Lavoro, 1 C.A.C.I.T ,12 C.A.C e37 Ecc. in carriera, non è poco se si considera quasi tutti i risultati sono stati ottenuti in terra sarda su pernici. Unico neo l’eccessiva nevrilità. In riproduzione ha generato Kaster (figlio di Ribot), Aristanis Klement, ancora giovanissimo ha ottenuto un 1° Ecc. C.A.C. Ris. C.A.C.I.T. e un 2° Ecc. in Grande Cerca, Aristanis Kandar e Aristanis Kondor corrono per i colori francesi e sono tutti figli di Titan. Dall’accoppiamento col Campione Europeo Flok Della Vertematese sono nati alcuni cuccioli che lasciano ben sperare.

Ala invece era l’opposto, cagna tranquillissima, venaticità estrema, direi la vera cagna da caccia, anch’essa Campionessa Italiana di Lavoro e buona riproduttrice, madre di Aristanis Kinnon e Kimmi (figli di Ribot) di Aristanis Kiano e Kondolizza (figli di Fiano del Volturno) grandissimi cacciatori di pernici e beccacce, di Aristanis Keope (figlio di Kaster) di Aristanis Karla (figlia di Titan) ceduta in Grecia alla scuderia Apostolakos e del giovanissimo Aristanis Klose (figlio di Mistral del Sargiadae) di cui penso ne sentiremo parlare presto.

Karina, beh amico mio, qua siamo alla apoteosi, ti riferisco solo come veniva definita da chi l’ha conosciuta : geniale, super, mostro sacro, macchina da guerra.

Era qualcosa che tutti noi vorremmo sempre nei nostri cani, grande cervello, senso del selvatico, strepitosa in prova e grandissima a caccia, non temeva confronti con nessuno, sul campo non aveva rivali, sul terreno dominava, non ha mai perso un confronto diretto. Penso fosse anche una grande riproduttrice, nella sua unica cucciolata sono nati due Campioni di Lavoro e un Campione Assoluto.

Kempes è stato il mio primo Camp. It. Int. Lavoro e con i titoli per essere proclamato Campione Riproduttore, purtroppo un forasacco me l’ha portato via a quattro anni. Era un cane spettacolare, famoso in tutta Italia, bravo a prove su pernici ed eccellente su le quaglie.

Ti racconto un episodio: finale delle prove a quaglie in Provincia di Piacenza, Loc. Pradovera, vinsi tutto, la mista inglesi, la speciale Pointer e il barrage, il Giudice mi chiamò e mi disse tra il serio e il faceto: “ Cabras non ti basta vincere in Sardegna? Che vieni a rompere le palle anche qua con sto c…. di cane” era il compianto Giudice Pietro Fumi.

Due stupendi soggetti prima del turno

 

D: A fine degli anni ‘90 hai fatto accoppiare Ines, capostipite e pietra miliare del tuo allevamento, con Ribot della Noce, giovane promessa ancora tutta da scoprire; perché questa scelta? Poi ci fu Hardy de Bois de Perches

R: Nel ‘99 feci accoppiare Ines con Ribot della Noce, la cagna era sorella piena di Kempes, non aveva i numeri del fratello, però ero sicuro li portasse nel DNA.

Si parlava tanto di questo Pointer di nome Ribot della Noce vincitore con il CAC del Derby del 2006, decisi che alla prima occasione dovevo andare a vedere questo grande cane. Scelsi una classica a quaglie alla Tollara. Mi innamorai subito solo a vederlo a guinzaglio, ancora prima di vederlo in azione avevo già deciso, io devo farlo accoppiare con una mia cagna, questo è il cane che avevo tanto sognato, infatti Ribot ha scritto una pagina di storia del nostro Pointer e la storia la fanno solo i grandi.

Da Ribot per Ines nacque Karina, quando fu il momento di metterla in riproduzione feci diverse considerazioni sullo stallone con cui sposarla. In quegli anni correva un tale Hardy de Bois De Perches, era l’antagonista di Ribot, o meglio era la punta di diamante del Clan Girandola. Si perché si formarono due opposte fazioni una costituita dai sostenitori di Ribot e dall’altra quella di Hardy.

Da una parte sentivi dire “ma Hardy con quell’anteriore” dall’altra “Ribot ferma poco, da un po’ di coda, non consente, ha il posteriore basso” e chi più ne ha più ne metta.

Va bene dissi accantoniamo tutte queste porcherie e vediamo cosa succede. Quando chiesi a Girandola la monta di Hardy, storse un po’ il naso, però me la concesse.

Penso sia stato, dopo Marelli, uno dei primi a mescolare il sangue di questi due fenomeni. Scoprimmo in seguito che si trovavano alla perfezione, tant’è che oggi l’80% dei Pointer italiani ed esteri si pregia del connubio tra questi due grandissimi riproduttori.

D: Per te cos’è un trailer?

R: Per me il trailer è la massima espressione del cane da caccia, che racchiude in se, al massimo livello, tutte le caratteristiche gradite e utili in questa attività: intelligenza, sagacità, fondo, mentalità, senso del selvatico, ferma solida; il trailer non è solo il soggetto che partecipa alle prove a Grande Cerca, ma è anche quel soggetto che a caccia non molla mai, con una grandissimo animus venandi, per intenderci come il tuo Kiano, sono solo quei cani che a caccia ti danno quella sicurezza che un altro cane, se pur bravo, non ti da.

D: Tutti i tuoi cani sono andati a caccia di pernici, beccacce e quaglie; quale tra tutti si è distinto maggiormente nella nobile arte;

R: Io i miei cani li ho portati tutti a caccia, in particolare le femmine, una buona fattrice deve essere prima una brava cacciatrice. Adesso che l’ho ritirato dalle prove sto portando anche Kaster e ti dico che si difende bene. Comunque penso che la più brava cacciatrice sia stata Ala, o almeno la più completa. Attualmente stiamo cacciando con due figlie di Kaster, Aristanis Kostera e Aristanis Kailin, con Aristanis Kimberly, sorella di Kinnon di Cortesi e con Kiriaky figlia di Ala per Titan.

D:Nonostante il numero dei Pointers presentati in Grande Cerca sia molto vicino a quella dei setter inglesi non si riscontra questa equivalenza nei numeri di iscrizioni al LOI e conseguentemente nel loro utilizzo a caccia. Perché secondo te c’è tutto questo scetticismo nei confronti del Pointer a caccia?

R: Non so spiegarlo, potrei risponderti ironicamente: come mai l’80% percento degli italiani preferisce le bionde alle brune? Presumo che la maggior parte pensi che il setter sia più idoneo per le nostre cacce, qualcuno pensa che il Pointer d’inverno patisca il freddo, che non entri nei roveti, che sia più testardo del setter, altri che allarghi troppo. Sicuramente non conoscono a fondo le potenzialità del vero Pointer.

D: Come fai a capire, quando scegli uno stallone per le tue fattrici, se quello che vedi è tutto frutto del cane o è stato ottenuto con un sapiente e mirato dressaggio?

R: La scelta degli stalloni è una cosa importantissima, devo dirti che io non do un cane a una mia cagna se prima non l’ho visto o parlato con degli amici esperti che hanno avuto modo di giudicarlo. I cani che hanno grandi doti naturali, classe, stile di razza, presa di punto, guidata spontanea e portamento di testa li vedi da lontano, queste sono cose naturali e non c’è a mio parere addestratore che possa insegnargliele. Sta a te individuarli ed usarli, per il miglioramento della razza.

D: Il tuo nome è legato da diversi anni in Grande Cerca al dresseur Ernesto Pezzotta parlaci di lui del rapporto che vi lega.

R: Divido da diversi anni le emozioni della Grande Cerca con Ernesto Pezzotta, su di lui posso dire che è un grandissimo professionista, un grande dresseur, un perfezionista nella preparazione dei cani. A fine dressaggio i suoi cani non hanno perso niente delle loro caratteristiche naturali, tra le cose che più mi piacciono del suo lavoro è che porta a caccia i giovani trailer durante il dressaggio. Non per niente è sempre all’apice delle competizioni internazionali.

In gara sulle risaie dell’oristanese

 

D: Ernesto ha sul proprio furgone tre cani che fanno capo al tuo allevamento: Latino del Sargiade figlio di Kaster, Aristanis’ Klement figlio di Titan per la tua Petite e Picenum Zivago ( 2° al Derby), figlio di Kaster per Picenum Rosy sorella dei più noti Picenum Re di Lombardi e Picenum Ronnie di Bruni, parlaci di questi tre giovani.

R: Si, posso dirti che sono dei trailer sopra le righe, con caratteristiche differenti ma molto importanti: Latino è un cane con una grandissima potenza, ottimo fermatore; Klement accomuna la classe alla potenza, è il vero fuoriclasse; Zivago penso assomigli molto a Klement ma con un galoppo più allungato. Comunque tutti e tre sono, nonostante la giovane età, dei grandissimi esponenti della razza di appartenenza.

Attualmente, oltre ai cani appena menzionati, sul furgone di Ernesto ci sono altri due figli Kaster per Gimbe della Vertematese (sorella di Flok) Aristanis Kempes (nome in onore del mio primo Kempes) ed Aristanis Klaivert i quali dopo 40 giorni di allenamento in Ucraina hanno mostrato dei buoni numeri, si vedrà a lavoro finito quest’anno in Polonia.

D: Sei, insieme ad altri appassionati, uno degli organizzatori delle prove nella nota della caccia a pernici che si svolgono a Gonnoscodina, Gonnostramatza, Masullas che sempre godono del riconoscimento dei Giudici e dei partecipanti per la genuinità della selvaggina e del territorio molto difficile per la sue eterogeneità. Pensi che questo territorio sia in grado di ospitare una prova prestigiosa come una coppa o un campionato di razza?

R: Gonnoscodina, Masullas, Mogoro e Gonnostramatza è senza ombra di dubbio la migliore zona esistente in quanto a selvatici naturali per le prove di caccia a starne. Purtroppo la superficie di circa 1000 ettari non consente di ospitare un numero elevato di furgoni. Si, un Campionato, ci sta alla grande, poiché le batterie, massimo due, sarebbero composte da 10/11 turni, la logistica non manca, però un Campionato è preceduto da almeno una settimana di prove per consentire ai conduttori di saggiare i terreni e la selvaggina che la popola e per consentire ai selezionatori di poter fare una scelta degli ausiliari che rappresenteranno la propria nazione.

Quindi come vedi siamo ancora indietro, però mi risulta che un gruppo di appassionati della Provincia di Cagliari stia cercando dei terreni idonei dove costituire delle altre zone cinofile, non parlo di ZAC dove si liberano animali allevati.

D: Come vedi la cinofilia sarda, considerata a ragione o a torto da troppo tempo di serie B e che cosa si potrebbe fare per dare ulteriore impulso a questo ambito.

R: Bella domanda. Vedi, io ho iniziato ad avvicinarmi alle prove se non ricordo male nel 1977. Le primissime prove cinofile le organizzava l’Arci Caccia di Oristano, con delle attitudinali a quaglie nella zona denominata “Kadreas”e una prova estiva su quaglie e pernici naturali nel Sinis di Cabras. Poi vi fu Villasor, Lula , Monastir, Villaurba, Mogorella ed infine Gonnoscodina e dintorni. Da quei tempi c’è stata sicuramente una evoluzione per quanto riguarda la qualità dei soggetti, anzi, devo dire che i soggetti sardi che corrono in queste prove sono di ottima qualità, oggi in Sardegna abbiamo degli ottimi cani, e questo lo dimostrano i risultati conseguiti.

L’unico rammarico è che siamo sempre gli stessi, capita di tanto in tanto che si affacci qualche volto nuovo, per poi sparire nel nulla.

Io capisco che il neofita che si presenta con il proprio cane e neanche si classifica si possa scoraggiare, ma anche queste circostanze dovrebbero servire da stimolo per migliorasi.

D: Quali sono le giovani promesse su cui punti per il futuro?

R: Adesso conto molto su Klement, le munizioni le ha, vedremo come le spara, poi parlare di altri soggetti è prematuro, se saranno rose …..

Un grazie e un grande in bocca al lupo al mio grande amico Sandro, con l’auspicio di trovarci presto a chiacchierare di qualche tuo nuovo sorprendente Campione. Hola grande hombre!

 

di Pierpaolo Pirisi

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