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I cani da ferma britannici

Comprendono tutte e quattro le razze Setter e il Pointer; sono, solitamente, cani molto nevrili, sensibili alle variazioni d’umore del conduttore e che mal tollerano i comportamenti bruschi o violenti.

Sono cani resistentissimi alla fatica (soprattutto il Pointer e il Setter Inglese), costruiti per le alte velocità.

Tendenzialmente spaziano molto, necessitano quindi di una buona educazione al richiamo e di un ottima relazione col conduttore che non permetterà che vadano fuori mano.

Hanno bisogno di parecchio moto, anche quando la caccia è chiusa, altrimenti tendono ad accumulare energia in eccesso che dovranno sfogare in altri modi, meno piacevoli per chi li deve accudire.

Non sono dei soldatini: sono cani molto indipendenti, dai quali non possiamo pretendere l’obbedienza servile e veloce di un dobermann, né il ritorno immediato al richiamo, mentre corrono per le brughiere.

Il loro terreno di lavoro ideale sono i grandi spazi aperti dei campi, liberi da ogni ostacolo, ove possono correre liberamente senza dover rallentare se non vi è motivo, ma si adattano tranquillamente ad altri contesti, quali colline, paludi, boschi, roveti e perfino montagne.

Sono cani di ottimo fiuto e ferma solida, ma non sempre hanno la predisposizione al riporto poiché nella loro madrepatria non furono selezionati a tale scopo, ma con un po’ di pazienza si può lavorare anche in tale ambito.

Selezionati per lo più per la caccia alla starna e alla beccaccia, si rivelano dei validi ausiliari anche su quaglia e pernice.

Per Setter inglese, Irlandese Rosso e Bianco e Pointer si è mantenuta una buona selezione delle linee di sangue da lavoro, infatti mostrano più rusticità e resistenza alle temperature estreme (calde e fredde) e predisposizione all’attività venatoria del Gordon, selezionato per lo più come cane da compagnia e da expo; ma anche fra questi ultimi, anche se meno utilizzati ci sono dei buoni soggetti adatti all’attività venatoria.

Sono adatti a persone calme, atletiche, che abbiano tempo da dedicare loro e possano farli correre in tutta libertà; detestano gli scatti d’ira e si impermaliscono o si spaventano facilmente.

Se non si fidano di chi li conduce, cacciano per conto loro, andando fuori mano e non rispondono delle loro azioni, diventando inservibili a caccia.

Se vogliamo un cane che ci cammini a fianco e obbedisca come farebbe un pastore tedesco da 3° brevetto, optiamo per un’altra razza: i britannici non fanno per noi!

 

di Bernardino Deiana – educatore cinofilo

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