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“adotta un cane”. risultati deludenti

Sono 120 i cani ancora in attesa di un padrone, ospitati nel canile di Silì. A prendersene cura fin dal 1996 è Sandro Piras, proprietario della struttura convenzionata con sei Comuni dell’hinterland, tra Oristano. E l’amministrazione del capoluogo dallo scorso marzo sta portando avanti la campagna di sensibilizzazione “Adotta un cane“ che, fino ad oggi, non ha portato a grandi risultati, anzi.
ADOTTA UN CANE Fino ad oggi la lodevole iniziativa del Comune di Oristano ha attirato nel canile di Silì solo molti curiosi. «È vero, purtroppo non si sono visti grandi risultati – conferma Sandro Piras – Vengono spesso alla ricerca di cuccioli da poter crescere ed educare. I cani già adulti non li vuole quasi nessuno. E solitamente richiedono animali “da borsetta”, da tenere in casa che qui però non abbiamo. L’intento dei Comuni è quello di far fronte al problema del randagismo e certe campagne sono importanti, ma non sempre utili nella pratica».
L’ABBANDONO «Sarebbe invece importante combattere l’abbandono dei cani. Così facendo non ci sarebbe neanche bisogno di incentivare le persone ad adottarli – precisa il proprietario del canile di Silì – Come? Sarebbe importante una buona campagna di sensibilizzazione, innanzitutto educando i bambini a un maggior rispetto verso gli animali». La legge parla chiaro, prevedendo l’arresto e multe fino a diecimila euro. Un deterrente che però al momento non sembra sufficiente: «L’abbandono in Sardegna non è un fenomeno solo estivo come accade da altre parti, qui esiste tutto l’anno», conclude Piras.
IL CANILE Un lavoro impegnativo, che dura «365 giorni all’anno, dove non è possibile abbassare la serranda», come sottolinea il proprietario. Dei 120 cani la maggioranza, tra i 70 e gli 80, vengono da Oristano. Convenzionati anche i Comuni di Palmas Arborea, Cabras, Ollastra, Siamaggiore e Arborea. Circa due euro al giorno vanno per il sostentamento di ogni animale. Vivono in box, all’interno di 3000 metri quadri di terreno, tutti ben curati e in buona salute: «I controlli non mancano, sia da parte dell’Asl che dai vigili urbani, come è giusto che accada», conclude Piras. Son soprattutto di razza meticcia, tutti vaccinati e con il microchip e i maschi vengono sterilizzati per controllare le nascite.
FABRIZIO CARTA

www.unionesarda.it

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