Risposta del Gruppo Alternativo al cacciatore-lettore della Vallesabbia – Ars Venandi

Risposta del Gruppo Alternativo al cacciatore-lettore della Vallesabbia

Depositato il ricorso contro CDM e Ministero dell’Ambiente
12 Marzo 2015
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12 Marzo 2015
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Risposta del Gruppo Alternativo al cacciatore-lettore della Vallesabbia

Schermata 2015-03-12 alle 18.05.46Nella sua lettera al direttore pubblicata sul giornale “Vallesabbia News” il 09/03/2015, il risentito federcacciatore commette alcuni errori pacchiani e anche qualche clamoroso autogol. Ma andiamo per ordine. Innanzitutto, e questa è una cosa davvero fondamentale, il paladino della “Troika” dovrebbe informarsi molto bene – e anche sciacquarsi la bocca con un potente disinfettante – prima di affermare che le Associazioni del Gruppo Alternativo sono sull’orlo dell’estinzione. Conti i soci Anuu, li sommi a quelli di Arcicaccia e con il totale cerchi di fare qualche raffronto serio (ammesso che sappia far di conto) non dico con la Libera Caccia, che è la seconda Associazione italiana, ma con una qualunque delle associazioni aderenti. Potrebbe avere delle amarissime sorprese. In secondo luogo, quello che sembra essere un baldo federcacciatore si indigna sul fatto che il Gruppo Alternativo sia sceso in campo “contro” un’altra Associazione. E qui commette un altro errore pacchiano perché il nostro obiettivo è solo quello di riappropriarci della nostra dignità, liberandoci dalla morsa mortale in cui ci stanno stringendo l’ideologia animalista, i gruppi di potere politico vicini agli anticaccia (leggasi anche Legambiente) e l’arroganza pseudo-scientifica di un istituto asservito alle esigenze politiche. Terzo, e in questo caso si tratta di un autogol da cineteca, lo scrivano della Vallesabbia ci accusa di seguire le orme della FIdC che, come afferma testualmente lui, “…da molto tempo ormai, collabora con il mondo scientifico (vedi il progetto beccaccia e alzavola) e dialoga con il mondo ambientalista meno estremo”. Beh, caro amico cacciatore, se questi sono i successi della Federcaccia e della sua collaborazione con il mondo ambientalista, si capisce perfettamente da dove nasca la rabbia dei cacciatori italiani. Almeno di quelli veri e non degli assidui frequentatori dei fagianodromi. Quarto punto, ed altro autogol galattico. Se il cacciatore grafomane si guardasse bene intorno, si accorgerebbe che le uniche poltrone che qualcuno vuole difendere con le unghie e con i denti sono quelle altamente redditizie (economicamente e politicamente) di altre associazioni. Da questa parte dello schieramento, c’è gente che lavora e che ha la passione della caccia, della quale non si vergogna affatto. Da qualche altra parte, invece, ci sono i “professionisti della caccia”, stipendi da favola e sfrenate ambizioni politiche. Non ci sembra proprio che si possano fare dei paragoni! In conclusione, se il Gruppo Alternativo ha ritenuto di prendere le distanze dalla Federcaccia, che è chiaramente la più forte e autorevole fra le “Tre sorelle”, di motivi ce ne sono da vendere. E le differenze – questo è l’unico punto in cui non si può che essere d’accordo con lui – sono davvero visibili a occhio nudo. Se poi, come afferma il cacciatore, non riusciremo a mangiare i tortellini ad agosto, questa è una questione del tutto irrilevante. Se non saranno tortellini, sarà mortadella e cicoria. E pane fatto in casa. Ma almeno avremo provato davvero a difendere la caccia e, se non altro, avremo salvato la faccia. In bocca al lupo. Roma 11 marzo 2015 L’Ufficio Stampa

 

http://www.vallesabbianews.it/index.php?idn=1&art=31703

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