Prosegue l’azione di mobilitazione dei cacciatori galluresi per respingere il PFP – Ars Venandi

Prosegue l’azione di mobilitazione dei cacciatori galluresi per respingere il PFP

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Prosegue l’azione di mobilitazione dei cacciatori galluresi per respingere il PFP

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santa-teresa-galluraIl Movimento Sardo Pro Territorio e l’Associazione Venatoria C.P.A. – Caccia – Pesca –Ambiente, Federcaccia e U.C.S, riuniti in Assemblea di cacciatori a Telti 

CHIEDONO CON FORZA E DETERMINAZIONE L’ANNULLAMENTO DEL PIANO PROVINCIALE FAUNISTICO PROVINCIALE OLBIA TEMPIO; 

RIBADISCONO NO! AL PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE OLBIA TEMPIO IN PRESENZA DELL’ATTUALE QUADRO NORMATIVO NAZIONALE L.Q.N. 167/92 e LEGISLATIVO REGIONALE L.R. 23/98; 

NO! ALL’ISTITUZIONE DI CIRCA 20 MILA ETTARI DI NUOVE OASI PERMANENTI DI PROTEZIONE FAUNISTICA NEL TERRITORIO OLBIA TEMPIO E AGLI A.T.C. AMBITI TERRITORIALI DI CACCIA. 

Continua l’azione di mobilitazione dei cacciatori Galluresi per respingere il Piano Faunisitico Provinciale, ieri si è tenuta nell’aula consiliare del comune di Telti un’altra Assemblea dove oltre a molti cacciatori, erano presenti il Sindaco Gian Franco Pinducciu che ha fatto gli onori di casa, presenti e intervenuti al dibattito con una posizione nettamente contraria al Piano Faunistico provinciale, l’Assessore del Comune di Olbia Davide Bacciu, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Monti, Balzanti che ha sottolineato la realtà venatoria del territorio di Monti sotto assedio dal proliferare di aziende agrituristico venatorie e demani regionali, il Presidente provinciale dell’Associazione Venatoria C.P.A. Mario Mandaresu, il Presidente provinciale dell’Associazione Venatoria Federcaccia, Giovanni Serra, che ha ribadito la più totale condivisione delle ragioni del no al Piano Faunistico, alle nuove oasi e agli ambiti territoriali di caccia, totale condivisione delle ragioni del no al Piano, alle nuove oasi e agli A.T.C. è stata espressa dal membro del Comitato Comunale Faunistico, nonchè esponente dell’associazione Venatoria U.C.S. di Calangianus, Geromino Nicolli. 

Il dibattito è stato moderato dal Coordinatore di Olbia e bassa Gallura del Movimento Sardo Pro Territorio Benedetto Fois che in apertura dell’assemblea ha sottolineando le ragioni del no al Piano Faunistico, alle nuove oasi e agli A.T.C. 

Alessio Pasella, coordinatore regionale del Movimento Sardo Pro Territorio, intervenuto al dibattito sostiene che il grande imbroglio dei piani faunistici provinciali della Sardegna vanno rispediti al mittente perchè redatti in base a dati e a carte non aggiornate e non tengono conto della realtà territoriale esistente nella nostra Isola. Non è credibile e né accettabile, che su una superficie totale esistente in Sardegna di 24.098 kmq, vi siano il 97{92dce438c795f1a06f7ba1ca02a686d07c7097ced88756a63b00584505aa4d25} di superfice agrosilvopastorale utile. Non è accettabile per il territorio della provincia Olbia Tempio il riferimento ai dati Istat degli anni novanta sino al duemila e a riferimenti aerofotogrammetrici, datati 2006/2007, non accettabile che su trecentoquarantamilacinquecentotredici ettari, ci sia una superficie agro silvo pastorale utile di duecentonovantasette mila ettari, cioè 87,42{92dce438c795f1a06f7ba1ca02a686d07c7097ced88756a63b00584505aa4d25} di superficie agro silvo pastorale. 

il Movimento Pro Territorio e l’Associazione C.P.A. respingono al mittente il Piano Faunistico Provinciale e chiedono che venga annullato, poiché ritengono che nella determinazione della percentuale di territorio che va dal 20{92dce438c795f1a06f7ba1ca02a686d07c7097ced88756a63b00584505aa4d25} al 30{92dce438c795f1a06f7ba1ca02a686d07c7097ced88756a63b00584505aa4d25} a oasi permanente di protezione della fauna per legge, debbano essere conteggiati tutti i territori (che hanno finalità ambientale) ove comunque è vietata l’attività venatoria, anche per effetto di altre leggi o disposizioni. (come prescritto per legge), Pertanto, in base alla legge quadro sulla caccia 157/92 art. 21, chiedono che vengano inseriti in tali percentuali della fascia costiera di cinquecento metri dalla battigia del mare per milleottocentocinquanta Km. di costa. (Il conteggio della fascia costiera sarda è di oltre novantamila ettari), chiedono inoltre che in base alla legge nazionale n° 353/2000, art. 10 sugli incedi boschivi (che vieta la caccia per dieci anni nelle zone boschive percorse dal fuoco) vengano conteggiate tutte quelle aree boschive –rurali attraversate dal fuoco negli ultimi dieci anni, chiedono inoltre che venga inserita e conteggiata la percentuale delle oasi esistenti nei diciannovemila duecentottanta ettari di “autogestite di caccia”, esistenti nella provincia Olbia Tempio. Si chiede inoltre che vengano conteggiate tutte le strade, comprese le pertinenze e le fasce di 50 mt per lato, dove non si può cacciare, comprese le S.S. Olbia Sassari, e Olbia Nuoro, chiedono inoltre che a livello regionale vengano inseriti e conteggiati i quattrocentosettantamila ettari di terre inquinate o potenzialmente contaminate esistenti in tutto il territorio Sardo. Il Movimento Pro Territorio e l’associazione C.P.A. respingono al mittente il Piano Faunistico i criteri previsti e adottati per l’estensione delle oasi permanenti e l’istituzione di A.T.C. in base ad una legislazione nefasta, nemica dei cacciatori, dei proprietari dei terreni e del settore agrosilvopastorale. 

L’eventuale istituzione degli “A.T.C.” comporterebbe un ulteriore aggravio delle tasse a carico dei cacciatori, in quanto, oltre alle tasse previste per l’esercizio dell’attività venatoria, questi dovrebbero pagare anche una tassa per iscriversi al proprio A.T.C. di residenza, inoltre, i cacciatori iscritti agli A.T.C. dovrebbero pagare anche i danni causati dalla selvaggina; 

L’istituzione degli A.T.C. comporterebbe l’immediata cancellazione delle “Zone Autogestite di Caccia”, per circa diciannove mila ettari nella provincia Olbia Tempio. 

Sempre più spesso si parla dell’abolizione delle Province per tagliare i costi, e invece si vogliono istituire nuovi carrozzoni di gestione inutili e parassitari con conseguente assegnazione di nuove e costose poltrone di presidente, vicepresidente, e consiglio e a pagare saranno i cacciatori e i proprietari dei terreni che questi ultimi pagheranno sulla loro pelle il prezzo amaro dei vincoli e divieti e i danni degli squilibri faunistici di cinghiali e volpi ottenendo in cambio scarse e irrisorie compensazioni. 

Il Movimento Sardo Pro Territorio e l’Associazione Venatoria CPA rivendicano una nuova legislazione aggiornata Europea e confermano lo stato di mobilitazione con nuove Assemblee in tutti i territori e intensificano la petizione di firme per dire no al Piano faunistico venatorio Provinciale, all’istituzione di oasi permanenti e di A.T.C. Ambiti Territoriali di Caccia 

U.R.P.T. 

Movimento Sardo Pro Territorio 

Il Coordinatore Regionale 

Alessio Pasella 

C.P.A. – Caccia – Pesca – Ambiente 

Il Presidente provinciale Olbia Tempio 

Mario Mandaresu 

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