Caccia grossa: alcune limitazioni nelle zone infette da peste suina – Ars Venandi

Caccia grossa: alcune limitazioni nelle zone infette da peste suina

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Caccia grossa: alcune limitazioni nelle zone infette da peste suina

Schermata 2013-10-31 a 15.13.36Il servizio di sanità animale dell’Asl di Sassari ricorda che in Goceano, dove sono stati accertati diversi casi di peste suine, è vietata la caccia al cinghiale.

Tuttavia le compagnie interessate all’esercizio della caccia grossa nella zona infetta, che comprende i territori di Pattada, Nughedu San Nicolò, Bultei, Anela, Bono, Bottidda e Burgos, possono inoltrare apposita richiesta al Servizio Veterinario della Asl di Sassari che, sentito il corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, può autorizzare i cacciatori all’esercizio della caccia al cinghiale nel rigoroso rispetto delle norme igienico sanitarie intese a ridurre il rischio della diffusione del virus.

L’autorizzazione alla caccia in deroga è subordinata alla disponibilità di un locale per lo stoccaggio delle carcasse all’interno dell’area infetta in cui sia garantita la presenza di energia elettrica, acqua potabile, cella frigo, disinfettanti idonei e fossa per lo smaltimento dei visceri o carni.

I veterinari della Asl da ogni cinghiale abbattuto provvederanno al prelievo di campioni di sangue, milza e diaframma nonchè alla compilazione della scheda di segnalamento e alla consegna dei campioni all’ Istituto Zooprofilatico della Sardegna. Sino al ricevimento dell’esito delle analisi le carni dei cinghiali devono essere separate individualmente, identificate e stoccate in cella mentre i visceri e le carni non destinate al consumo devono essere trattate con modalità volte a scongiurare la diffusione dei virus. I controlli consentiranno inoltre di escludere la presenza della trichinellosi, causa di importanti implicazioni di natura clinica per il consumatore di carni parassitate e di monitorare altre importanti patologie trasmissibili all’uomo, quali la tubercolosi e la leptospirosi che negli ultimi anni hanno interessato il patrimonio zootecnico del territorio del Goceano. Per sensibilizzare i cacciatori il Servizio Veterinario dell’Asl sassarese ha già avviato una serie di riunioni formative e informative nei comuni di Bono e Pattada e prossimamente altri incontri verranno promossi in altre zone al di fuori dell’area infetta come ad esempio Nulvi e Villanova Monteleone dove è importate monitorare la situazione epidemiologica.

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