CAGLIARI. «Santa Gilla è un sito di grande importanza natualistica e ambientale», sottolinea l’ornitologo Helmar Shenk. «In quell’area – continua – vi sono tutte le possibili protezioni: si tratta di una Zona di protezione speciale (Zps), di un Sito di interesse comunitario (Sic) e di un’Oasi faunistica permanente, dove la caccia è sempre vietata». Negli ultimi anni Santa Gilla aveva «rubato» a Molentargius la nidificazione dei fenicotteri rosa, ma nel 2010 non c’è stata alcuna nascita, nemmeno nella laguna. Un fatto questo che potrebbe far pensare a un incremento del degrado, ma si tratta solo di ipotesi. Ogni anno passano per Santa Gilla circa 35-40mila uccelli e una parte di questi scelgono il luogo anche per nidificare. Tra questi c’è il Fraticello, l’Avoceta e i Cavalieri d’Italia. «Certamente – spiega Shenk – il sito ha un ruolo importante in tutta la zona per la valorizzazione dell’avifauna. Inoltre c’erano stati progetti, nel 1999, per la realizzazione di strutture di acquacultura utilizzando anche una serie di spazi ricavati dalle bonifiche degli anni precedenti. Poi tutto si è fermato, mentre le potenzialità sono molte». (r.p.)
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